Non era un momento felice, no. Occhi rossi e tanta voglia di stare vicino gli uni agli altri. Pacche sulle spalle, la ricerca di quella testa così familiare in prima fila, piegata dalla triste situazione. E c'erano tante parole, che auspicavano l'eternità, il passaggio, la fede. E mentre quei suoni spiravano come una litania, per riempie il vuoto e il silenzio denso che attraversava tutti noi, io vedevo negli occhi dei fratelli di sempre le movenze di vari ricordi e l'abbraccio caloroso che stavamo dando, commossi, al nostro caro in difficoltà.
Poi, si alzò lieve un suono, quasi un canto.
«Se ogni fiocco di neve fosse un ricordo delle persone care, questo luogo sarebbe coperto da uno sterminato manto candido».
E, mentre immaginavo che quel mantello fosse la più calda consolazione per il mio fratello, sincere lacrime caddero a me e a chi mi stava attorno.
Il Dolore è come un mostro che saccheggia e devasta le anime. Ma c'è una cosa che, agli umani, non riuscirà mai a sottrarre: la forza e il coraggio di viverlo assieme agli altri.
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