Χαίρετε, φίλοι!

martedì 11 settembre 2012

Belle, brutte notizie

Mentre gli insetti di questa notte americana cicaleggiano sonori, un po' di tristezza e di malinconia riempie la casa: e da una buona notizia, che rende più roseo il futuro, si passa a una cattiva novella, che rende fosco il presente. 

Sono sciocche nuove, certo, che mai figureranno in un giornale né alla televisione, ma sono quelle che, in genere, fanno sentire la nostalgia di casa.

E mi viene alla mente un amico lontano, un braccio sulla spalla, il suo sguardo abbattuto, un muretto davanti casa di Juve, una prossima gita al mare, una calda mattina di metà giugno di tanti anni fa, gli occhi umidi; mi viene alla mente la voglia di fare qualcosa per lui, per quella persona a cui voglio così bene e che tanto mi manca.

Sì, a volte, le brutte notizie avvicinano il cuore alle persone lontane, nello spazio e nell'anima: quanto darei per avervi qui, in questo anonimo salotto, almeno per un minuto, sorridenti e felici, con me.

Ma, soprattutto, quanto darei perché le brutte notizie non esistessero, mai.

3 commenti:

  1. Tu credi che i tuoi amici non siano lì. Forse si sono mascherati. Forse sono tutti quei bei cerbiatti che vedi dalla finestra... Chissà!

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  2. Forse è così, ma a volte vorrei avere tutti i miei φίλτατοι qui con me, a bere una birra e a ricordare sia i momenti belli che quelli brutti.

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