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lunedì 25 giugno 2012

Momenti di ordinaria follia 1

A me capita spesso di assistere a momenti ordinaria follia, follia vera e propria, cosa a cui ripenso poi per giorni, dato lo sconvolgimento che tali episodi mi hanno causato.

Ieri, ad esempio. Memore di una notte in cui la lancetta della benzina scendeva drammaticamente sotto lo zero e i distributori parevano miraggi come le oasi nel deserto (avete mai notato che, quando siete in riserva, i distributori scarseggiano e, dopo aver fatto rifornimento, abbondano?), memore, insomma, di questa disavventura, con risolutezza mi avvio al primo Agip che incontro sulla strada per i colli.

Nulla di strano, direte voi.

Bène, prendo 20 euro, li metto nella macchinetta e mi appresto a premere il tasto della pompa numero 3. Avevo il ditino per aria, sospeso a meno di un centimetro dal pulsante, quando un tizio si fionda da dietro e preme il numero 1. Io dico «ma che fa?!», ancora col dito per aria. E lui: «Io i soldi li avevo messi prima!» (prima quando?! La settimana scorsa? penso io). Il tizio mi guarda come quei bimbi che si fiondano sulla tua sedia, non appena ti alzi, e dicono: «chi va a Roma perde la poltrona!». Io resto incredulo, poi dico: «Lei si rende conto di avermi preso i 20 euro?». Mi guarda con degli occhi che dicono: pace, ti è andata male, sarà per la prossima volta. 

Occhio, ciccio, sono un fumantino: credo mi sia uscito il fumo dalle orecchie, ho alzato la voce e... tac, succede qualcosa di incredibile.

«Si consoli, la macchina ha rubato i soldi anche a me» grida una signora che aveva assistito alla scena. La macchina t'ha rubato i soldi? Ooohhh, cretina, a me i soldi l'ha rubati 'sto tizio con la moto! 

Momenti di ordinaria follia...

A questo punto, prendo in mano la situazione. Incenerisco con gli occhi il tizio, che dice: «faccia benzina con la mia pompa». Oh, qualche neurone esiste in quella testa brizzolata, ma non sposta la sua moto schifosa. E io: «la sposti, allora». E poi, «guardi, se non mi dà la benzina, lei mi ridà i 20 euro!».  Logico, lapalissiano. A questo punto il tipo sposta la moto.

Comincio a far benzina e scopro che la pompa mi dà più di 20 euro, quindi alzo lo sguardo per dire al motard: «oh, venga qui, così fa la sua benzina».

La frase mi si strozza i gola. La moto corre sull'orizzonte a tutta velocità.

 È SCAPPATO.

C'è chi dice ch'io incutessi paura... bah!

2 commenti:

  1. Vorrei sottolineare l'intelligenza della signora impicciona: pareva uno di quei personaggi da commedia che intervengono senza essere stati minimamente presi in causa e senz'aver compreso un fico secco dell'accaduto. In proposito, citerei il tizio che ti tacciò di CONTROMANO per difendere l'auto blu in Largo Respighi... o.O

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    1. È vero, quello fu veramente un altro momento di ordinaria follia.

      Largo Respighi, ore 20. C'è la Prima di non so che cosa (Don Giovanni?). Ora, dovete sapere che la pista ciclabile corre su questa via in contromano rispetto alle macchine, con tanto di freccia che lo attesta, probabilmente perché un ingegnere ha ben pensato che i ciclisti abbiano diritto di sapere di che morte essi moriranno (SUV, Bus, Camioncino, TIR, Astronave, UFO). La morte si guarda sempre negli occhi.

      Bène.

      Arrivato all'incrocio con piazza Verdi mi ritrovo praticamente una portiera nei raggi della ruota. Io: «Oh, stai attento!», l'altro risponde, senza né guardarmi in viso né scusandosi: «sei in contromano».

      Taci, se sei 'gnorante come una capra.

      E io: «almeno si scusi»

      Silenzio. Il lord de' no'antri si incammina con una moglie vecchia e molto scosciata: povera, si crede una fica aristocratica, invece sembra solo un albero di Natale troppo addobbato. Succede.

      Ma il bello non è ancora arrivato. Un altro bellimbusto impomatato e incipriato (che non ama l'Opera, OVVIO, ma ci va solo per far foggia del suo Armani nuovo) interrompe l'alterco, sentenziando: «non alzare la voce». Ciccio, dammi del lei, per prima cosa; poi, non sei ancora a teatro e, comunque, neanche fossi Gesù Cristo (e non lo sei) avresti diritto di intervenire (che voi? c'hai il patentino del prezzemolo deambulante?). A questo punto, beh, un tizio alla giuda d'un furgoncino bloccato dall'auto (blu) all'origine dell'alterco ha la bella pensata di intervenire a sua volta: «Non prendertela per la portiera, ma con quel c... e f... di p... del suo autista che ha bloccato l'intera città».

      Bonjour finesse, direi, e altro momento di ordinaria follia.

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