Χαίρετε, φίλοι!

venerdì 10 febbraio 2012

Ho parlato in sogno con...

Nella vita di quelli come me giunge spesso un senso di spaesamento, un sentirsi neve sporca in un candido manto o una chiazza di bianco nella fanghiglia. È una sensazione strana: aver perso il senso di scartabellare riviste o libri vetusti per cercare un'idea. E fosse solo questo! Quante scartoffie per continuare a coltivare le "sciocchezzuole" che tu chiami lavoro...

Ecco, ci sono giorni come questo in cui ti senti morto. Un ricordo doloroso, un po' di solitudine e il cuore esplode: «ma chissene se qui c'era un alpha o un epsilon, chissene se manca una strofa oppure no. Chissene!».

Ma poi chiudi gli occhi. Una strana sensazione di gustoso erompe fra le labbra, quella strana sensazione che solo il bello fa fiorire. Ti aumenta la salivazione, ti batte forte il cuore e, per un istante, beh, sì, per un istante valgono la pena le privazioni, le perdite, vale la pena tutta questa incertezza. Per questa sensazione, per «parlare in sogno» con il bello. Per sentirsi ancora vivo.  

Qui a me da Creta (vieni) all’aprica dimora
e veneranda, dove si trova un grazioso bosco
di meli e altari fumanti
d’incenso;
al suo interno, acqua fresca risuona fra i rami
dei meli e tutto il luogo è ombreggiato
da rose; mentre le foglie stormiscono,
cala sopore;
qui prospera un prato pascolato da cavalli
                            … fiori, mentre le brezze
dolcemente spirano …
e qui tu, Cipride, avendo preso …,
in coppe dorate con delicatezza
versa nettare misto
alla festa.

1 commento:

  1. «[...] Potrei essere piuttosto incazzato per quello che mi è successo, ma è difficile restare arrabbiati quando c'è tanta bellezza nel mondo. A volte è come se la vedessi tutta insieme, ed è troppa. Il cuore mi si riempie come un palloncino che sta per scoppiare. E poi mi ricordo di rilassarmi, e smetto di cercare di tenermela stretta. E dopo scorre attraverso me come pioggia, e io non posso provare altro che gratitudine, per ogni singolo momento della mia stupida, piccola, vita. Non avete la minima idea di cosa sto parlando, ne sono sicuro, ma non preoccupatevi: un giorno l'avrete».

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